Artrosi della spalla, rimedi e terapie

L’artrosi della spalla è un processo degenerativo che colpisce le cartilagini che rivestono l’articolazione, le consentono fluidità di movimento e assenza di dolore. Quando quindi queste cartilagini degenerano si assottigliano e le superfici articolari “sfregano” tra di loro logorando e provocando dolore e limitazione al movimento.

Anatomia e fisiologia della spalla

L’articolazione della spalla comprende varie componenti strutturali, tra cui: le due superfici articolari, la capsula articolare, la cartilagine articolare, legamenti, borse sinoviali, tendini e muscoli;

Al movimento della spalla partecipano 4 elementi ossei diversi:

  • La Testa omerale
  • La Scapola
  • La clavicola
  • Lo Sterno

Questi 4 elementi ossei si articolano fra loro formando 5 articolazioni funzionali, ovvero gleno- omerale, acromion, sterno clavicolare, scapolo toracica, subdeltoidea.

I muscoli che partecipano al movimento della spalla sono 17 e in base alle loro inserzioni anatomiche si possono distinguere in due gruppi muscolari differenti:

  • Muscoli intrinseci (muscolo Deltoide, muscolo Piccolo rotondo o sovraspinoso, muscolo infraspinoso, muscolo sottoscapolare)
  • Muscoli estrinseci (bicipite brachiale, tricipite, romboidi, trapezio, dentato anteriore, succlavio, muscolo elevatore della scapola)

Grazie all’anatomia delle sue superfici articolari, l’articolazione della spalla è dotata di estrema mobilità.

artrosi della spalla

Cause dell’artrosi della spalla

Le cause dell’artosi alla spalla possono essere molteplici:

  • Sollecitazioni intense dell’articolazione sia lavorative che nell’attività sportiva
  • Malattie autoimmuni (ad es. l’artrite reumatoide) e metaboliche (ad es. diabete e gotta)
  • Fratture che provocano un’alterazione della biomeccanica dell’articolazione con l’avvio di processi che ne determinano un aumento dell’usura
  • Età avanzata 
  • Riduzione della forza dei cosiddetti muscoli della “cuffia dei rotatori”, che compromette la loro funzione di stabilizzatori dell’articolazione gleno-omerale.

Sintomi

L’artrosi della spalla può manifestarsi in diversi modi: con dolore attraverso il movimento (molto spesso di notte), con la limitazione della mobilità e quindi dei movimenti (ad esempio il soggetto non riesce a mettere la mano dietro la schiena),; con sensazione di scricchiolii all’interno dell’articolazione.

La diagnosi avviene attraverso i sintomi di cui sopra e attraverso esami strumentali come una radiografia bilaterale, con cui si riesce a valutare lo spazio tra le superfici articolari, gli eventuali osteofiti e calcificazioni ed il grado di avanzamento del quadro artrosico. Nei casi più gravi è molto utile far eseguire una TAC in 3D

Rimedi e trattamenti

Quando la situazione clinica del soggetto non presenta un quadro molto grave l’artrosi della spalla può essere trattata con una terapia di tipo fisioterapico e riabilitativo utilizzando, con ottimi risultati, terapie strumentali quali la Tecarterapia e la magnetoterapia, integrate da sedute di chinesiterapia di mobilizzazione articolare attiva e passiva e di esercizi di rinforzo muscolare con carichi molto leggeri.

Nei casi più gravi si rende necessaria la visita specifica da un medico (ortopedico), il quale valuterà l’esingenza o meno di un’eventuale intervento chirurgico di sostituzione protesica dell’articolazione della spalla, che può essere totale o parziale, con conseguente percorso fisioterapico e riabilitativo per almeno 8 settimane.

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Articolo tratto da: Artrosi della spalla (Fisioterapia Italia)