Dito a scatto (morbo di Notta): cos’è e trattamenti

Il Dito a scatto, o Morbo di Notta, è una patologia che colpisce i tendini flessori delle dita della mano. Può portare alla formazione di un nodulo, impedendo così il normale scorrimento del tendine  all’interno di piccoli “tunnel” legamentosi chiamati pulegge di scorrimento. Quando il paziente apre e chiude le dita, la porzione rigonfiata del tendine vince la resistenza e oltrepassa l’ostacolo che è rappresentato dalla puleggia. In questa fase si avverte il tipico scatto.

Cause del dito a scatto

Non esistono vere e proprie cause che portano il dito a scatto, è stato però osservato che sono più a rischio coloro che usano molto le dita nella vita di tutti i giorni, come ad esempio i musicisti, i sarti, i disegnatori, le casalinghe, i fornai e tutte le categorie di pazienti che fanno delle dita il loro principale strumento lavorativo. Fra le cause del morbo di Notta possiamo quindi annoverare:

  • Azioni lavorative con particolare sollecitamento della mano possono facilitare la comparsa della patologia.
  • Microtraumi ricorrenti a carico della mano possono facilitare la comparsa del disturbo.
  • Mani sottoposte a forti vibrazioni ricorrenti.
  • Traumi diretti su strutture ossee e tendinee delle dita della mano.
  • In associazione con malattie come artrite reumatoide, artrosi primaria della mano, gotta, diabete, morbo di Dupuytren.

Inoltre il Dito a Scatto è stato correlato con il diabete di tipo II, questo perché l’eccessiva presenza di glucosio nel sangue induce la proliferazione di questi tessuti che tendono ad aumentare di spessore e ad impedire lo scorrimento dei tendini nelle guaine.

Intervento operatorio per il dito a scatto

Premettendo che in ogni caso la fisioterapia è il trattamento più consigliato in particolare nelle prime fasi della patologia, occorre comunque mettere in conto che nei casi più gravi si può arrivare ad essere operati dall’ortopedico per il dito a scatto.

L’intervento è eseguito in anestesia locale e Day Hospital, e mediante un piccolo taglio alla base del dito ha lo scopo di liberare il tendine patologico attraverso la sezione della puleggia. In alcuni casi è possibile trattare la patologia in endoscopia, eseguendo l’intervento attraverso due piccoli fori alla base del dito. Ovviamente è sempre un intervento chirurgico, in cui si sezionano tessuti corporei con il rischio che si formino aderenze cicatriziali.

L’operazione prende il nome di a tenolisi dei flessori, e rappresenta una procedura chirurgica utile a migliorare i movimenti delle dita attraverso la liberazione del tendine dalle aderenze che ne limitano lo scorrimento, al fine di ripristinarne la sua normale funzionalità. Dopo l’intervento è necessario osservare un periodo di riposo. Nella maggior parte dei pazienti si assiste ad un miglioramento già nei giorni successivi all’intervento, ma il recupero completo può richiedere fino a tre mesi. Ricorrere alla fisioterapia può contribuire a raggiungere un esito positivo al trattamento.

Fisioterapia per il dito a scatto

Il ciclo fisioterapico per questa patologia è costituito dall’integrazione di tecniche di terapia manuale, mezzi fisici ad alta tecnologia, esercizi specifici e ortesi. I mezzi fisici ad alta tecnologia hanno lo scopo di controllare l’infiammazione e ridurre il dolore mediante la stimolazione biologica del tessuto. Si possono utilizzare:

  • Ultrasuoni,
  • Laser ad alta potenza,
  • Tecarterapia applicata in modalità capacitiva ma dopo aver effettuato 5 sedute i sintomi non si erano ridotti minimamente.

Se, congiuntamente alla Fisioterapia, si continua a lavorare, e quindi a sforzare il tendine, i tempi di guarigione possono allungarsi. Il trattamento può determinare esiti differenti in base alla gravità e allo stadio della patologia. Nei casi di recente insorgenza i disturbi regrediscono quasi immediatamente. Nei casi gravi la sintomatologia può migliorare ma non risolversi del tutto.

Gli esercizi specifici hanno l’obbiettivo di migliorare l’equilibrio di forza muscolare, alcuni esercizi riguardano l’allungamento dei tessuti mentre altri riguardano il rinforzo di alcuni gruppi muscolare che risultano troppo deboli. Di solito il fisioterapista consiglia al paziente anche delle posizioni specifiche da adottare a casa e dei comportamenti da evitare, che potrebbero esacerbare la propria condizione.

Cosa può fare Fisioglobe per la patologia del dito a scatto (morbo di Notta)

Fisioglobe, studio di fisioterapia a Roma zona Aurelia è l’unico in grado di offrirti l’eccellenza. niente protocolli di trattamento, ma una terapia cucita sulla tua persona e sulle tue esigenze… la salute su misura per te!

Articolo tratto da: Dito a Scatto Cause e Cure per la Tenosinovite Stenosante (Fisioterapia Italia)