Osteopatia pediatrica per neonati e bambini

L’osteopatia pediatrica può essere di grande aiuto per neonati e bambini, in quanto l’osteopata può trovare e risolvere delle “disfunzioni” che, apparentemente non rilevanti, potrebbero influire sullo sviluppo futuro del bambino.

Osteopatia per i bambini

Il bambino utilizza il pianto come canale principale per esprimere le proprie necessità: se ha fame piange, se ha sete piange, etc. Non è affatto facile capire di che cosa abbia bisogno, così spesso succede che si vada per tentativi.

L’Osteopatia individua le cause che portano malessere al vostro bambino e cerca di risolvere per farlo stare meglio. Ad esempio può capitare che il bambino abbia succhiato per molto tempo dal seno della mamma e si sarebbe portati a pensare, che abbia mangiato a sufficienza; oltre ciò è stato cambiato, coccolato, quindi si pensa che dormirà per qualche ora, invece dopo pochi minuti si risveglia. Uno dei motivi potrebbe essere Il nervo che controlla i movimenti della lingua è (Ipoglosso). Esiste un ipoglosso di destra e uno di sinistra, e questi nervi devono lavorare simmetricamente affinché la lingua si posizioni in modo da creare un sottovuoto perfetto, far si che la poppata risulti efficace e permetta di bere a sufficienza. Se uno dei due nervi risultasse compresso o stirato, la lingua lavorerebbe in modo asimmetrico e per quanto il bambino succhiasse, non riuscirebbe ad ingerire la quantità di latte necessario per sentirsi sazio. L’Osteopatia gioca un ruolo fondamentale nel risolvere un eventuale problema sulla struttura e così ripristinare la funzione ad essa sottesa.

osteopatia pediatrica

Osteopatia Neonatale

Ci sono patologie che se prese in tempo, grazie all’osteopatia, possono essere risolte o comunque non comportare grossi squilibri nella vita adulta. 

Ad esempio compressioni a livello dell’osso occipitale sembra possano portare problematiche di vista, come un interessamento dei nervi che muovono gli occhi, può portare allo strabismo, disturbo che se preso in tempo, nel neonato, può migliorare molto o essere addirittura risolto. Oppure se fossero le ossa temporali ad essere interessate, tutto il sistema auditivo ne risentirebbe, otiti ricorrenti, catarro, ma anche l’equilibrio e la coordinazione. Se ci fossero problemi respiratori causati da un interessamento del nervo frenico, allo stesso modo si potrebbe intervenire lì dove il nervo è in difficoltà, migliorando problematiche di tipo respiratorio. 

In molti paesi l’osteopata fa una valutazione già dalla sala parto, esso non cura direttamente, “permette al corpo di ritrovare la strada verso la salute”. In questo modo si risolvono problematiche che possono influire sulla salute presente o futura del piccolo.

Problemi comuni affrontabili con l’osteopatia pediatrica

Osteopatia e Scoliosi

Una scoliosi potrebbe partire anche da una tensione fasciale superiore, una disfunzione intra cranica delle meningi, potrebbe indurre una inclinazione-rotazione, che dalla sinfisi sfeno-basilare, si rifletterebbe a livello occipitale ed estenderebbe le proprie tensioni a tutta la colonna incentivando una inclinazione rotazione di tutto il rachide. Anche in questo caso diversi nervi possono essere implicati nell’instaurarsi di una condizione patologica, che porterebbe alla scoliosi, ancora una volta il nervo Accessorio, compresso a livello del foro lacero posteriore, porterebbe alla contrattura dello sternocleidomastoideo e del trapezio omolaterali, che oltre al torcicollo miogeno, potrebbe favorire l’instaurarsi di una condizione scoliotica.

Torcicollo del bambino

Sovente ritroviamo dei neonati con torcicollo miogeno: con la testa inclinata e ruotata da una parte. Una delle cause principali di questa problematica sarebbe da ricercarsi nell’impegno del cranio al passaggio nel canale del parto, dove si creerebbe una compressione a livello del foro giugulare, dove passano in nervo accessorio, il nervo vago, il glossofaringeo e la vena giugulare. Una compressione che interessi una o più delle precedenti strutture, porterebbe problematiche collegate e riferibili alla struttura stessa che viene compressa. Il nervo accessorio governa il muscolo trapezio e lo sterno-cleido-mastoideo omolaterali. Se ne deduce, dunque, che una mancanza di scorrimento di quest’ultimo, all’interno del foro giugulare, porterebbe ad un’irritazione del nervo e ad una contrattura dei muscoli che esso governa, provocando il tipico atteggiamento della testa che ritroviamo nel torcicollo.

Con la stessa modalità, se la disfunzione interessasse maggiormente il nervo vago, Il bambino potrebbe avere problemi di reflusso, coliche intestinali, stipsi (stitichezza), crampi, gas nella pancia, una disfunzione a livello immunitario e molti altri. Il nervo Glossofaringeo implicato in una problematica invece, darebbe al bambino difficoltà di deglutizione.

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Articolo tratto da: Osteopatia pediatrica, cosa fa per i neonati (Fisioterapia Italia)