Prima valutazione fisioterapica: perché è importante

Dolore, fastidi, movimenti limitati! Se non sai come agire e da dove iniziare, la prima valutazione fisioterapica è un buon punto di partenza.

In preda ai dolori siamo soliti rivolgerci ai motori di ricerca per avere una risposta immediata, ma che non ci assicura la verità. Soprattutto non può intervenire sul problema. In certe circostanze è opportuno fare affidamento a veri professionisti. Solo così possiamo risalire alla radice del problema e intraprendere un percorso di guarigione.

Uno schermo del pc su cui si vede la parte posteriore di un corpo umano. Il fisioterapista indica ad una persona l'immagine. L'obiettivo è istruire il paziente sul problema e stabilire una prima valutazione fisioterapica

Cos’è la prima valutazione fisioterapica e come si fa

La prima valutazione fisioterapica permette di sviluppare un piano terapeutico mirato in base al problema. Che sia un dolore, un difetto alla postura o una difficoltà nei movimenti, il fisioterapista raccoglie informazioni necessarie per capire come aiutare il paziente, e, se necessario, orientarlo verso un altro professionista: ortopedico, fisiatra, neurologo.

Quali sono gli obiettivi della prima valutazione fisioterapica

La valutazione con uno specialista è fondamentale e il fisioterapista è il punto di partenza per uno screening. Solo così è possibile conoscere le condizioni della persona e orientarla verso la terapia specifica. Vediamo quali sono gli obiettivi di una prima valutazione.

  1. In primo luogo, è importante conoscere il problema, identificare le cause e capire da cosa ha origine il disturbo.
  2. Una volta chiarite le cause il fisioterapista imposterà il giusto trattamento o lo orienterà verso un altro professionista: ortopedico, fisiatra, neurologo.
  3. Se necessario andranno valutati esami strumentali aggiuntivi, come radiografie o risonanze magnetiche.

Affidarsi al caso, senza conoscere l’origine del disturbo, non è sicuro. Con la prima valutazione possiamo risalire alle cause del problema, capire come agire e di conseguenza risolverlo definitivamente.

Come si fa una prima valutazione fisioterapica

La prima valutazione è un percorse che raccoglie le informazioni del paziente e impostare un trattamento sulle esigenze della persona. Vediamo come dovrebbe svolgersi una valutazione.

Anamnesi e descrizione del problema

La prima fase della valutazione serve a conoscere lo stile di vita del paziente e avere una panoramica completa sulla sua storia clinica. Quest’approccio è importante per capire i sintomi e come si sono evoluti nel tempo. Se esistono traumi, interventi chirurgici, patologie preesistenti.

Indagine approfondita e test specifici

Il fisioterapista analizza a fondo il problema per risalire alla natura del disturbo. Osserva la postura e i movimenti per identificare anomalie. Esegue test specifici in base alla situazione del paziente come test muscolari, articolari, neurologici o funzionali.

Parametri misurabili e obiettivi da raggiungere

Ottenuti i risultati, il fisioterapista utilizza i parametri misurabili – come la forza muscolare, la mobilità articolare o il livello di dolore – per definire gli obiettivi del trattamento e pianificare una riabilitazione efficace.

Se accusi dolore, fastidi e i tuoi movimenti risultano limitati, affidati a un professionista. La prima valutazione è il punto di partenza per capire cosa sta realmente succedendo al tuo corpo.

Cosa può fare Fisioglobe

Fisioglobe, studio di fisioterapia a Roma zona Aurelia, è in grado di consigliarti e seguirti per una prima valutazione. Una terapia cucita sulla tua persona e sulle tue esigenze… la salute su misura per te!

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