Sindrome del tunnel carpale: quando il formicolio alle dita è un campanello d’allarme da non ignorare
Il formicolio alle dita, la sensazione di debolezza nella mano o un dolore persistente al polso che rende difficili anche i gesti più semplici — come svitare un tappo, digitare al computer o afferrare una penna — possono essere i sintomi iniziali di una sindrome del tunnel carpale. Una condizione molto più diffusa di quanto si pensi e che, se trascurata, può compromettere in modo significativo la qualità della vita quotidiana e lavorativa.
Questa patologia è dovuta alla compressione del nervo mediano all’interno del tunnel carpale, una struttura osteo-fibrosa situata nel polso, attraverso cui passano tendini flessori e il nervo stesso. Il nervo mediano è fondamentale per la sensibilità e la motricità del pollice, dell’indice, del medio e di una parte dell’anulare. Quando viene compresso, si scatena una serie di sintomi che, se ignorati, possono aggravarsi progressivamente.
Cause e fattori di rischio
La sindrome del tunnel carpale non è causata da un’unica patologia, ma piuttosto da un insieme di fattori meccanici e infiammatori che determinano la riduzione dello spazio disponibile nel tunnel carpale. Tra i principali fattori di rischio troviamo:
- Lavoro al computer prolungato, con l’utilizzo di mouse e tastiera in posizioni scorrette;
- Uso ripetitivo di strumenti manuali, in particolare quelli che trasmettono vibrazioni (trapani, martelli pneumatici, strumenti odontoiatrici);
- Sport che sollecitano il polso, come bodybuilding, arti marziali, ginnastica artistica;
- Movimenti ripetitivi e sovraccarichi funzionali;
- Condizioni mediche predisponenti, come il diabete, l’artrite reumatoide, l’ipotiroidismo, la gravidanza (a causa della ritenzione idrica);
- Predisposizione anatomica, come la conformazione stretta del tunnel carpale.
I sintomi: non solo formicolio
I sintomi della sindrome del tunnel carpale possono manifestarsi gradualmente o in modo acuto, e variano a seconda della gravità della compressione del nervo. I più comuni sono:
- Formicolio o intorpidimento delle prime tre dita della mano (pollice, indice e medio), soprattutto durante la notte o al risveglio;
- Dolore al polso che può irradiarsi verso l’avambraccio;
- Perdita di forza nella mano, con difficoltà ad afferrare oggetti o a compiere movimenti di precisione;
- Sensazione di mano gonfia, anche in assenza di edema visibile;
- Debolezza muscolare, in particolare a livello dell’eminenza tenar (la base del pollice).
Nel tempo, se non trattata, la sindrome può evolvere verso una neuropatia cronica, con danno permanente al nervo mediano e atrofia dei muscoli della mano.
Diagnosi: quando rivolgersi a uno specialista
Di fronte a sintomi persistenti, è fondamentale consultare un medico specialista (ortopedico, fisiatra o neurologo), che potrà eseguire un’anamnesi accurata ed eventualmente prescrivere esami strumentali come:
- Elettromiografia (EMG) e elettroneurografia (ENG), per valutare la funzionalità del nervo mediano;
- Ecografia del polso, utile per escludere patologie tendinee associate;
- Risonanza magnetica, nei casi dubbi o resistenti alla terapia conservativa.
Trattamento: conservativo o chirurgico?
Ignorare il dolore non è mai una buona scelta. Intervenire in tempo, invece, è fondamentale per prevenire peggioramenti e risolvere efficacemente la condizione.
1. Fase Acuta: Ridurre il Dolore e l’Infiammazione
La buona notizia è che molti casi di sindrome del tunnel carpale possono essere trattati senza ricorrere alla chirurgia, soprattutto se individuati precocemente.
1. Trattamento Conservativo
- Modifica delle abitudini lavorative e posturali, con ergonomia corretta del posto di lavoro;
- Tutori notturni per mantenere il polso in posizione neutra;
- Fisioterapia specifica, con esercizi di mobilizzazione del nervo mediano, stretching dei muscoli flessori e rinforzo dei muscoli stabilizzatori;
- Terapie fisiche (ultrasuoni, tecarterapia, laser ad alta potenza) per ridurre l’infiammazione;
- Farmaci antinfiammatori, per via orale o mediante infiltrazioni locali di corticosteroidi, nei casi più infiammatori.
2. Trattamento Chirurgico
Se il trattamento conservativo non è efficace o se la compressione è grave, si può optare per un intervento di decompressione del tunnel carpale, generalmente eseguito in day hospital e con tempi di recupero relativamente brevi. L’intervento prevede la sezione del legamento trasverso del carpo per ridurre la pressione sul nervo mediano.
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