prepost chirurgia cavigliaLa maggior parte delle tematiche operatorie che coinvolgono la caviglia sono due:

  • frattura (tibia e perone – frattura malleolare o bimalleolare)
  • rottura legamentosa

Tante persone si rivolgono ad uno studio di fisioterapia a Roma per queste problematiche alla caviglia: ecco tutto quello che occorre sapere in merito a questi argomenti che se non trattati correttamente possono risultare invalidanti.

Frattura e rottura legamenti caviglia: cosa succede?

Molto spesso ci si ritrova a parlare di frattura o di rottura dei legamenti a livello della caviglia in maniera impropria. Occorre tenere assolutamente a mente che bisogna sempre affidarsi solamente ad esperti studi di fisioterapia a Roma come Fisioglobe se si vuole risolvere e guarire completamente dal problema senza incorrere nel rischio di portarsi negli anni dolori o instabilità.

Innanzitutto, quando si parla di frattura si fa riferimento ad una perdita della continuità strutturale dell’osso. Questo tipo di problema comporta una sensazione di dolore alquanto elevata ed è legato ad un trauma, che nel caso della caviglia è molto frequente nelle distorsioni in eversione, in traumi diretti per esempio in atleti, o anche a delle cause fisiologiche, ad esempio l’età nelle persone anziane. In ogni caso si tratta di un danno che comporta un dolore molto intenso visto che la frattura comporta delle stimolazioni a livello della componente nervosa presente nel periostio, una struttura ossea. L’esame che rende evidente il problema risulta essere la semplice lastra, poiché quest’ultima è in grado di rilevare con altissima precisione problematiche a livello osseo. La rottura legamentosa al livello della caviglia è un problema che comporta non solo una forte sensazione dolore, ma più precisa e diretta lungo le zone che circondano il malleolo.

L’esame migliore per evidenziare questa tematica è senz’altro la risonanza che ci consente di valutare lo stato legamentoso tendineo e osseo, e anche l’ecografia che risulta essere più specifica per i legamenti e i tendini. Ad entrambe le problematiche si associano, oltre ad un elevata sensazione dolorifica, anche un’evidente difficoltà nella deambulazione ed un edema e gonfiore molto evidenti su tutta l’articolazione. D’altronde i legamenti sono delle strutture fibrose che agganciano le ossa e che garantiscono così il movimento fluido mediante gli arti oltre a dare stabilità a tutta l’articolazione.

Una rottura accidentale richiede un’opportuna fisioterapia a Roma: questo perché se non viene svolta una riabilitazione corretta si può andare facilmente incontro a problemi di una certa entità.

Ecco perché fai bene a ricordare che la riabilitazione pre e post-operatoria a carico della caviglia assume un’importanza cruciale per il tuo movimento. E vale la pena evidenziare che non è vero che questo tipo di danni ossei o ai legamenti indeboliscono definitivamente il corpo: con un’idonea fisioterapia si può concretamente bloccare ogni tipo di problema di movimento e di dolore e riprendere la funzionalità e stabilità della caviglia al 100%.

Riabilitazione pre e post-operatoria per la caviglia

Bisogna sottolineare che, in caso di fratture ossee o anche di rotture parziali o totali dei legamenti della caviglia, l’intervento chirurgico è la soluzione migliore anche se, ovviamente come in tutti i casi e patologie, è necessario valutare sia l’evento traumatico, sia l’avere a disposizione referti diagnostici precisi ed adeguati, sia l’avere una consulenza professionale e ortopedica in modo da centrare il problema ed evitare di girare a vuoto o fare tentativi inutili che possono portare via sia tempo che denaro. Per fare in modo che i suoi risultati siano effettivamente benefici è però importante procedere in maniera corretta non solo per quanto concerne la fisioterapia post-operatoria, ma anche in quella pre-operatoria.

Prima dell’operazione, all’incirca per un periodo di un paio di settimane, l’obiettivo principale deve essere quello di mantenere un idoneo tono muscolare. con un problema importante alla caviglia, il movimento viene molto limitato e alla lunga possono risentirne molto i muscoli. Inoltre la riduzione del tono muscolare dovuto alla presenza soprattutto dell’edema è una reazione neurologica fisiologica del nostro corpo, di protezione.

Puoi ben capire che non si tratta di un problema prettamente estetico, quanto di un errore da non fare che potrebbe comportare alterazioni nella deambulazione e soprattutto un aumento dei tempi di recupero post operatori anche di diverse settimane. In questo senso diventa fondamentale seguire un idoneo programma di fisioterapia che possa garantire il ripristino completo del tono e un adeguato drenaggio dell’articolazione. Inoltre, in caso di frattura, lo studio di fisioterapia a Roma Fisioglobe mette a vostra disposizione la nuova apparecchiatura limfatherapy, in utilizzo esclusivo in pochi centri in Italia, che lavora sulla rigenerazione ossea, velocizzando il recupero dalla frattura e che può essere utilizzata anche da sopra il gesso, e effettua anche una stimolazione al recupero tendineo e legamentoso, velocizzandone il ripristino e la guarigione.

Superata la fase operatoria, quando l’ortopedico dà il via al trattamento, si procede con il controllo del dolore e con il graduale recupero della capacità di movimento. questo passaggio viene effettuato mediante una serie di soluzioni che permettono alla caviglia di tornare leggermente in movimento e seguendo l’andamento fisiologico post-operatorio. in questa fase è previsto l’utilizzo di apparecchiature come tecar, laser, ultrasuoni e limfatherapy che aiutano ad abbassare il tono infiammatorio, del dolore e riducono il versamento, oltre che di un raffinato e specialistico lavoro manuale che comprende tecniche osteopatiche e fisioterapiche in grado di migliorare il movimento e ridare corpo all’articolazione.

L’ultima fase, spesso tralasciata, ma fondamentale per un effettivo e duraturo recupero è quella in cui la caviglia è del tutto asciutta e il tono muscolare sarà quasi completamente ripristinato: qui si misura la forza recuperata andando a fare un raffronto con quella dell’arto sano e da lì si inizia a lavorare sul reintegro nell’attività fisica di tutti i giorni o sportiva lavorando sulla propriocezione, sia per testare la caviglia nella sua effettiva ritrovata stabilità, sia per valutare il livello del recupero e, non ultimo, per reinserire l’atleta a tutti gli effetti nella sua attività sportiva!

Ecco perché mai rimanere immobili sia prima che dopo un intervento, facendo attenzione che si venga seguiti da personale esperto velocizza e rende migliori i risultati.